ARMENIA. Di Alfredo Felletti
Il 24
Aprile in Armenia è la giornata dedicata alla memoria e ogni anno vi è la
commemorazione dei caduti, a Yerevan posto su una delle colline poco distanti
dalla città si trova il monumento dedicato al Genocidio di cui oggi è il
simbolo, un' enorme struttura a
punta svettante verso l'alto
quasi a voler toccare il cielo e circondata da colonne che custodiscono la
fiamma a perenne ricordo, qui gli abitanti della città e gli armeni provenienti
da altri paesi del mondo vengono in pellegrinaggio e a deporre fiori sulle
tombe dei loro cari. Da Yerevan si può
anche vedere se la giornata è abbastanza tersa un' altro simbolo di questo
paese il Monte Ararat, che pur non trovandosi più in territorio armeno ha
condizionato e inevitabilmente condiziona la vita di questo popolo ed è
all'origine della sua storia, discendendo gli armeni si dice direttamente da
Noè, la cui Arca si è fermata sulle pendici del monte. La
religione da sempre occupa un ruolo importante, l'Armenia infatti è stata la
prima Nazione a riconoscere nel Cristianesimo nel 301 D.C. la propria identità
nazionale, e oggi dopo gli anni bui dell' imperialismo sovietico si assiste ad
un rifiorire della Chiesa Armena. Questo
nuovo senso religioso, questa aggregazione attorno alla rinata Chiesa si può
notare ovunque, a chi intraprenderà un percorso che da Yerevan lo porterà alla
scoperta del territorio e dei Monasteri nascosti tra le vallate, fino a
giungere ad Echmiadzin, la capitale della religiosità, e paragonabile al nostro
Vaticano, per i pellegrini e i fedele
che giungono da ogni parte. |
Budapest |
Diario Libico |
Romania - Viaggio nelle terre di Dracula |